Il periodo che abbiamo vissuto ci ha fatto capire l’importanza della salute, un diritto fondamentale di ogni individuo.
A causa della pandemia di Covid-19, abbiamo imparato quanto sia cruciale proteggere questo diritto e promuovere la prevenzione dei rischi in sanità.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite stabilisce 17 obiettivi per affrontare le principali sfide globali. Tra questi, l’Obiettivo 3 mira a garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti, a tutte le età, attraverso il raggiungimento della copertura sanitaria universale, che include l’accesso a servizi di salute essenziali, sicuri, di qualità.
La sicurezza delle cure e la prevenzione del rischio clinico sono pilastri fondamentali per realizzare questo obiettivo.
Le stime mostrano che nei paesi ad alto reddito (HIC) ben 1 paziente su 10 subisce danni mentre riceve cure ospedaliere.
Il danno può essere causato da una serie di incidenti o eventi avversi, di cui quasi il 50% prevenibili.
Le pratiche terapeutiche non sicure e gli errori terapeutici sono una delle principali cause di danni evitabili nei sistemi sanitari di tutto il mondo. A livello globale, il costo associato agli errori terapeutici è stato stimato a 42 miliardi di dollari all’anno, senza contare la perdita di salari, produttività o costi sanitari. Ciò equivale a quasi l’1% della spesa sanitaria globale.
Gli errori terapeutici si verificano quando sistemi terapeutici deboli e/o fattori umani come affaticamento del personale, cattive condizioni di lavoro, interruzioni del flusso di lavoro o carenza di personale incidono sulle pratiche di prescrizione, trascrizione, dispensazione, somministrazione e monitoraggio, che possono quindi causare gravi danni, disabilità e persino morte.
Si stima che, a livello globale, quasi 42,7 milioni di ospedalizzazioni ogni anno siano associate a eventi avversi evitabili.
La sicurezza delle cure e la prevenzione del rischio clinico sono quindi pilastri fondamentali per realizzare l’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030.
In Italia abbiamo già un servizio sanitario che offre cure gratuite a tutti, ma ogni giorno tocchiamo con mano quanto stia diventando difficile continuare a mantenere integro questo sistema e, quindi, continuare a garantire cure sicure ed efficaci: personale ridotto allo stremo, turni massacranti, rischio di burn out, violenza sugli operatori sanitari, liste di attesa che si accumulano, posti letto che scarseggiano.
In un contesto del genere, commettere errori è più facile.
Errare è umano e nell’ambito clinico, al di là delle colpe gravi individuali (che rappresentano una minima parte degli errori), gli altri eventi avversi evitabili sono frutto di complicazioni del sistema, più che di carenze del singolo professionista.
Il ruolo di Fondazione Sanità Responsabile
Per aiutare il sistema Paese ad affrontare queste sfide, nel 2021 è nata Fondazione Sanità Responsabile, un’organizzazione che punta ad approfondire aspetti come sicurezza delle cure, responsabilità sanitaria e gestione del rischio clinico, attraverso attività come studi e ricerche, la divulgazione nel campo della salute, l’organizzazione di eventi, la pubblicazione di studi. Inoltre, la Fondazione può offrire aiuto economico a pazienti e famiglie che hanno subito danni a causa di problemi sanitari.
Non ci occupiamo solo di errori medici e responsabilità sanitaria, ma allarghiamo lo sguardo per capire come prevenire gli errori, cercando di diffondere consapevolezza su tutti gli aspetti che concorrono a mantenere un sistema sanitario sano e responsabile: formazione degli operatori, protezione e contratti decorosi per tutte le categorie professionali, turni di lavoro equi, posti letto adeguati, strumentazioni aggiornate, cultura delle prevenzione e gestione del rischio clinico, aspetto questo che non può essere affidato a un singolo professionista all’interno di una struttura sanitaria, ma deve essere competenza di ogni singolo operatore.
La Fondazione si impegna quindi a perseguire obiettivi di solidarietà e utilità sociale, lavorando in alcuni macro-settori:
- Diffusione della cultura della sicurezza delle cure come parte del diritto alla salute, finalizzata al miglioramenti della sicurezza dei pazienti e delle cure attraverso la corretta gestione dei rischi legati alle prestazioni sanitarie.
- Promozione di attività di ricerca, istruzione e formazione sulla prevenzione dei rischi nella sanità, con il finanziamento di studi ed iniziative per promuovere la sicurezza nelle strutture sanitarie e prevenire possibili danni.
- Supporto a pazienti e famiglie colpiti da eventi avversi in sanità, mediante l’erogazione di aiuti economici a coloro che abbiano subito danni a causa di problemi sanitari e che non sono riusciti ad ottenere un indennizzo o un risarcimento adeguato.
Lo scopo ultimo è contribuire al miglioramento della salute e della sicurezza di tutti noi.
«Può sembrare strano affermare il principio che il primo requisito di un Ospedale è che non deve danneggiare il paziente».
Florence Nightingale, 1863