In occasione della Festa dei Lavoratori, una riflessione sulla recente sentenza che ridefinisce la responsabilità manageriale nella tutela del personale sanitario
Il 1° maggio, Festa internazionale dei Lavoratori, rappresenta quest’anno un’occasione particolarmente significativa per riflettere sul tema della sicurezza sul lavoro nel settore sanitario. La recente conferma della condanna a tre anni e sei mesi di reclusione nei confronti di un ex direttore generale di un’azienda sanitaria pubblica, ha infatti portato alla ribalta una questione troppo spesso sottovalutata: la sicurezza degli operatori sanitari e la responsabilità manageriale nella sua tutela.
Una sentenza che cambia il paradigma
Il caso, legato al tragico omicidio di una psichiatra avvenuto nel 2013 ad opera di un paziente con decine di coltellate all’interno di un centro di salute mentale, ha stabilito un precedente importante. Per la prima volta, infatti, è stata riconosciuta la diretta correlazione tra le carenze organizzativo-strutturali del servizio e l’evento tragico, attribuendo al manager sanitario una precisa responsabilità per non aver garantito le condizioni di sicurezza necessarie nella struttura.
La condanna per omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro sottolinea un principio fondamentale: la sicurezza delle cure non può prescindere dalla sicurezza degli operatori sanitari, e quest’ultima non è un elemento accessorio, ma un requisito essenziale che ricade direttamente sulle spalle di chi ha responsabilità dirigenziali.
Il valore del lavoro sanitario nella Festa dei Lavoratori
In questa giornata dedicata alla celebrazione dei diritti dei lavoratori, è doveroso ricordare che gli operatori sanitari rappresentano una categoria particolarmente esposta a rischi professionali di varia natura:
- Rischi biologici e infettivi
- Rischi di aggressioni fisiche e verbali
- Stress lavoro-correlato e burnout
- Rischi ergonomici e muscoloscheletrici
- Rischi chimici e farmacologici
La pandemia ha ulteriormente evidenziato la vulnerabilità di questi professionisti, rendendo ancora più urgente un approccio sistemico alla loro protezione.
Da responsabilità individuale a responsabilità organizzativa
La sentenza in questione segna un cambio di paradigma nella concezione della responsabilità sanitaria in Italia. Se tradizionalmente l’attenzione si è concentrata sulla responsabilità del singolo professionista, oggi è indispensabile sviluppare un approccio sistemico che consideri:
- La responsabilità condivisa tra livelli operativi e dirigenziali
- La governance clinica come strumento di miglioramento continuo della qualità e della sicurezza
- L’analisi proattiva dei rischi come elemento essenziale della programmazione sanitaria
- La cultura organizzativa come fattore determinante per la sicurezza degli operatori
Come ricorda il Decreto Legislativo 81/2008 e l’articolo 2087 del Codice Civile, il datore di lavoro è tenuto ad “adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Un invito alla riflessione collettiva: il webinar del 7 maggio
Per approfondire queste tematiche cruciali, Fondazione SANIRE ha organizzato un importante evento pubblico in diretta streaming il prossimo 7 maggio, alle 17:30 su Zoom. A partire dalla recente sentenza, l’incontro intende ampliare l’analisi oltre la responsabilità del singolo operatore, per includere l’intero assetto organizzativo, fino ai vertici della direzione strategica.
Il webinar vedrà la partecipazione di membri della Fondazione, degli avvocati La Forgia e Avitabile, legali della famiglia della psichiatra uccisa, e di Luca Milano, presidente dell’Ordine dei Medici di Benevento.
In questa Festa dei Lavoratori, l’invito a partecipare a questo importante momento di confronto rappresenta un modo concreto per onorare il valore del lavoro sanitario e per contribuire alla costruzione di un sistema più sicuro per chi, ogni giorno, si prende cura della nostra salute.
Non può esistere una buona assistenza sanitaria in un contesto che non tuteli adeguatamente i suoi professionisti, e la responsabilità di garantire questa tutela è tanto individuale quanto organizzativa e manageriale.
Per iscriversi al webinar cliccate qui: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_hbFew_VMTnKy3xlsICeZ4g
In occasione del 1° maggio, festeggiamo anche il diritto alla sicurezza di tutti gli operatori sanitari.